Biennale dello Stretto, i Mediterranei Invisibili e quella Calabria a misura di mondo

Esperienza sorprendente a Campo Calabro: la Biennale dello Stretto si è rivelata un’occasione per una immersione totale nella cultura contemporanea e per apprezzare la visione oltre ogni stereotipo del sindaco Sandro Repaci e delle persone che, insieme con lui, hanno realizzato un allestimento che nulla invidia alle migliori biennali del mondo.

Il progetto, promosso e coordinato, tra gli altri dal celebre architetto Alfonso Femìa, è stato concepito per rendere visibili luoghi diventati invisibili e cambiare lo sguardo sulle interconnessioni tra le due regioni affacciate sullo Stretto.

Regioni in un tempo antico centro del Mediterraneo e che oggi, nell’epoca dei non luoghi, intendono esprimere sapienza e cultura, per non dimenticare che tutto quanto accade oggi ha le sue radici in posti come questi.

Una rivisitazione contemporanea del Forte Siacci che, da sola, cancella d’un tratto tutti quei timori reverenziali che quasi come una colpa noi calabresi del sud ci portiamo inesorabilmente addosso.

Il lavoro culturale che abbiamo di fronte è gigantesco ma grazie a interventi come questo ci sentiamo tutti meno soli e pronti a confrontarci con le espressioni più avanzate della cultura, in Italia e nel Mondo.

Da amministratore locale e da persona il cui impegno è finalizzato a elevare gli standard dell’offerta turistica e culturale del mio territorio, accolgo con favore tutto questo e incoraggio Sandro Repaci e Filippo Quartuccio a continuare così.

Abbiamo il dovere di estendere queste visioni all’interno territorio metropolitano, senza dimenticare che, come ci ha insegnato Umberto Eco, bisogna sempre lavorare su più livelli, conciliando la cultura “alta” con quella popolare, unendo la storia e le radici all’attualità e al futuro. Porgere a chiunque la possibilità di accrescere il patrimonio di conoscenze e consapevolezza è un imperativo morale per chi abbia a cuore la propria terra, i propri luoghi e intende offrire una esperienza qualificata ai residenti, ai turisti e ai visitatori.

Mediterranean Identity

 

 

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